La città di Petra Castellana è stata progressivamente abbandonata nel XIII secolo a causa dell’attacco perpetrato dal Conte di Provenza nel 1262, ma anche perché gli si era preferito il Borgo, in posizione più comoda
Tuttavia, l’insieme del sito di Petra Castellana è stato in seguito utilizzato per l’agricoltura fino alla metà del XX secolo. Infatti la strutturazione della città in terrazze, l’esposizione a sud e la grande quantità di pietre disponibili, hanno facilitato la riconversione in sito agricolo.
Guardando il paesaggio, si vede che il sito è organizzato in terrazze ovvero in argini strutturati, chiamati in Provenza « restanques ». Questi sono sostenuti da dei muri in pietre a secco (costruzione senza calce), organizzati in maniera regolare e muniti di dispositivi di circolazione come le rampe d’accesso. A valle, si distinguono ancora le rovine delle capanne, ma anche dei numerosi ammassi di pietre. Tutti gli anni infatti, le pietre erano estratte e ammassate in cumuli al fine di agevolare la lavorazione e la coltivazione della terra. Gli uomini coltivavano molto probabilmente delle vigne, degli alberi da frutto, forse dei legumi secchi (lenticchie, ceci, …). I terreni erano anche utilizzati come pascoli per le pecore e le capre.
Accesso libero.